MAURIZIO PIANCASTELLI

CORSO DI IMPROVVISAZIONE JAZZ - La pratica dell’improvvisazione in musica ha origini molto antiche e ha visto tra i suoi esponenti i più illustri compositori e strumentisti di musica classica. Nella prassi esecutiva questo elemento è presente fino al 1800 circa, quando per varie ragioni comincia a prevalere la scrittura e la fedeltà di esecuzione e interpretazione della stessa.

Sarà la nascita del Jazz a reintrodurla, fino a farla diventare una parte predominante dell’esecuzione. Oggi si può dire che l’improvvisazione sia quasi una forma espressiva a sè stante, utilizzabile quindi, come infatti accade, nei più svariati generi musicali contemporanei.

Obiettivi

Il corso fornisce gli strumenti per familiarizzare e approfondire questa pratica esecutiva, al fine di sviluppare la capacità di inventare melodie e composizioni in modo estemporaneo.

I contenuti

Il tutto si alterna sostanzialmente tra due approcci di studio: uno teorico, analitico, e uno più attitudinale e creativo. La parte teorica consiste nell’apprendere i fondamenti dell’armonia funzionale e di fare pratica sui passaggi e sequenze armoniche più comuni.

La parte attitudinale invece va a stimolare la creatività, lo sviluppo di un approccio filologico, nonchè la progressiva scoperta del proprio gusto personale.

A chi si rivolge

Il corso si rivolge a chiunque abbia il desiderio di scoprire o approfondire questo modo di rapportarsi alla musica, e non vi sono preclusioni rispetto al genere musicale preferito o dal quale si proviene. Sebbene l’ambito jazzistico (in senso lato) sia il più adatto per questo tipo di lavoro, nulla vieta di orientare lo studio i suoi risultati verso stili differenti.

I requisiti necessari per affrontare con profitto questo corso sono, in ordine di importanza:

- avere una medio-buona padronanza dello strumento

- buona conoscenza delle scale nelle principali tonalità

- una media capacità di lettura

Lezioni individuali o collettive ?

Essendo un percorso piuttosto personale, con esercizi modulati sullo specifico livello complessivo dell’allievo, in linea generale la lezione individuale è la miglior soluzione. Anche non escludendo a priori la possibilità di organizzare delle lezioni collettive, diventa molto importante verificare anticipatamente che ci sia una buona uniformità di livello di preparazione tra i singoli allievi.